Strawberry Field

Blablabla ho voglia di aprire un blog, problems?

domenica 8 aprile 2012

La sistematica distruzione di ogni certezza nella mia vita ha lasciato il vuoto totale attorno a me e dentro di me.
Abbiamo bisogno di assoluti, di avere qualcosa a cui aggrapparci per non sprofondare nella nullità della nostra esistenza.
La ricerca della verità conduce solo all'infelicità.
Ma una volta acquisita la consapevolezza che niente è reale, niente è dimostrabile, che il bene e il male, il bianco e il nero non sono altro che fragili convenzioni, quando è ormai troppo tardi, chi mi offrirà il fiore di loto in grado di restituirmi una cieca fede e quindi di rendermi felice?
Non ne posso più, mi serve un appiglio, una spalla, un bastone, un pilastro.
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domenica 11 marzo 2012

« La gelosia è un mostro dagli occhi verdi che dileggia la carne di cui si nutre »

Dov'è?

È uscito. Con una ragazza, certo. Ne ha trovata una che gli piace a tal punto da chiederle di uscire. Ha deciso di arrendersi, perché non appena l'ha vista ha compreso quanto sia straordinaria ed è convinto che non ne esista una migliore di lei in tutto il mondo. Anzi, in realtà per lui non ne esiste un'altra nell'Universo! 

E per lei, per lei è stato facile, perché lui è davvero unico, non ce n'è uno che lo eguagli, non esiste alcuno al di fuori di lui.

Perché ieri ho passato la serata con i miei amici, la testa piena di civetterie, guardatemi, guardatemi, e quando siamo entrati nel pub ho notato il tipo che poi ci ha portato le birre, ed era così alto, bello e perfetto e l'ho fissato con gli occhi che strepitavano "Guardami, guardami!", l'espressione maliziosa, la mente vuota e superficiale. Che schifo.

E a scuola ogni mia mossa è seguita dal suo sguardo, lo sguardo del tipo seduto di fronte a me con cui mi piace parlare, quello che blandisce la mia vanità ogni giorno elevandomi al di sopra degli altri, quello di cui stimo l'intelligenza, che mi diverto a schernire insulsamente tra me e me per le sue inadeguatezze. Che schifo, che schifo.

E invece quando sono di fronte a lui e lo osservo e ogni suo particolare, anche quelli che qualcuno potrebbe considerare piccoli difetti, ogni segno della sua individualità, ogni parola da lui pronunciata, si dilata all'infinito nel mio animo e mi basta la sua compagnia per sentirmi piena e completa e felice.

È per questo che questa serata la passerò con la Gelosia, che, certo, mi aiuta a riflettere e a capire tante cose, ma non è una compagnia molto piacevole. Ci credereste?, è così violenta! Quando meno me lo aspetto, giù lì un pugno, un'artigliata (ha delle unghie belle lunghe), un morso! 
E questo perché lui starà con lei e lei non sono io, perché lei è all'altezza di quello che le fa provare, io no e forse non lo sarò mai.


Brlblrblrbrl spero di aver esaurito completamente la mia tendenza alla morbosità con questo. 
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venerdì 9 marzo 2012

Timiditentatividiautoanalisi

Sono annoiata.

Perché? 
Non ho niente da fare, non è vero devo studiare due capitoli di fisica per domani ma la cosa non mi entusiasma non ne ho voglia non lo faccio sono annoiata.

Cosa potrei fare?
Uscire, no, non posso spostarmi da sola. 
Invitare qualcuno a uscire, ma se ne fossi capace non sarei qui a sperimentare il flusso di coscienza. 

Cosa voglio fare?
Parlargli, ma non voglio fare nulla perché questo accada quindi in sintesi la mia intenzione è di far passare il tempo fino a martedì prossimo.

Non usare la punteggiatura è una tortura, infatti un po' l'ho usata. Intanto lui è andato via. Mi è passata la voglia di scrivere.

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